Anche impreciso, una clausola di conciliazione è applicabile
Publié le 29 juin 2016
Moda o movimento reale sostanziale, è sempre più comune che i professionisti hanno ricorso a metodi alternativi di risoluzione delle controversie. Tra questi, conciliazione, che è per le parti in conflitto cercare di trovare un accordo per porre fine prima di entrare in giustizia. Pratica comune nei contratti di lavoro, l'uso di conciliazione può essere il risultato di una clausola contrattuale. Ed è su questo punto che giudici hanno dovuto prendere una decisione in un caso recente.
Così, un contratto conteneva una clausola che "per tutte le controversie che possono sorgere nell'applicazione del presente accordo, le parti si impegnano a chiedere il parere di un arbitro scelto di comune accordo prima di qualsiasi ricorso a qualsiasi altra giurisdizione". Uno degli imprenditori, che avevano agito in giustizia per chiedere la rescissione del contratto, considerato che questa clausola non non era obbligatoriamente applicabile perché non accompagnata da condizioni specifiche di attuazione.
Invece, la Corte di Cassazione considerato che la mancata attuazione della clausola controversa, che era in effetti una procedura obbligatoria di conciliazione e prima il rinvio di un giudice, di fatto un ricorso irricevibile e, poco importante che lei non ha intenzione di particolari condizioni di attuazione.
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